Il taxi li aveva depositatati al limitare di piazza Navona; nella diffusa illuminazione dell’ovale occupato in antico dallo stadio di Domiziano, Barbra gli era comparsa come uscisse in quell’istante dalla penombra in cui avevano convissuto: elegante e splendente di armonica bellezza; un completino nero, giacca e pantaloni di lana misto seta, ne esaltava le fattezze; una mantella a tre quarti della medesima stoffa, foderata all’interno di seta bianca, si accompagnava ai candidi risvolti che le uscivano dalle maniche; la giacca, senza bavero, ingentilito solo di un sottile bordo bianco di seta, aveva una profonda scollatura sul petto su cui si adagiava una doppia fila di perle esaltanti il bruno della pelle levigata; dalla spalla, una catenella d’argento tratteneva la piccola borsetta guarnita di pelle e grogrè nero, in armonia con le scarpe, i cui alti tacchi prolungavano la linea dei pantaloni slanciati intorno alle gambe flessuose.
Barbra aveva roteato un lembo della mantella sulla spalla, per ripararsi dalla frescura della sera e potersi assicurare con la mano a quella del compagno. Stavano attraversando la lunghezza della piazza--lui le descriveva le immagini scolpite su ciascuna delle superbe fontane: quella di Nettuno in lotta con una piovra tra Nereidi e cavalli marini; quella centrale--detta la fontana dei fiumi--il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio della Plata; infine la fontana del Moro, così definita dall’Etiope che stringe un delfino--
S’erano quindi confusi tra i clienti di una famosa gelateria, che a dispetto della stagione, indugiavano tra i tavolini all’aperto per godere lo splendore della piazza più caratteristica di Roma.
Era quasi mezzanotte e Barbra navigava tra i veli discreti di una gioia incantata--
The taxi left them near Navona Square, in the soft light of this oval which was once Domiziano’s stadium. Barbra appeared to him as if she’d just walked out of the dim light in which they’d been: elegant and beaming with beauty; wearing a black suit, jacket and trousers in mixed silk and wool, exalting the features, a three quarter cloak of the same material lined inside with white silk and turned over at the sleeves, the jacket had no collar just a fine edge of white silk with a very low neck to the chest on which lay a double string of pearls exalting her smooth dark skin; from the shoulder, a silver chain held a small black bag decorated with leather and grogrè matching her shoes which with high heels extended the trousers slender around the suppleness of her legs.
Barbra had thrown a corner of the cloak over her shoulder, to keep warm in the cool of the evening and to stay hand in hand with her companion. They were crossing the square...he was describing the carvings on each of the splendid fountains: the one of Neptune fighting with the octopus between Nereidi and the seahorses; the central one...called the fountain of the rivers...the Nile, the Gange, the Danube and the Rio della Plata; and last, the Moro’s fountain with an Ethiopian and a dolphin...
They were therefore mixed between the customers of a famous ice-cream bar, which even if it wasn’t the season were all sitting at tables outdoor enjoying the wonderful and most characteristic square in the whole of Rome.
It was nearly midnight and Barbra navigated around a dazing happiness...